top of page

Ciao Don (2)

  • Immagine del redattore: danilocazzulo
    danilocazzulo
  • 15 ott 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Lo so, oggi si è detto che dobbiamo andare avanti lo stesso e so anche che tu vorresti questo ma Don, ti giuro, non me la sento. Voglio camminare per altre vie avendoti nel cuore, ricordandomi le tue parole e facendo tesoro dei tuoi insegnamenti. Nulla sarà più come prima soprattutto se la Chiesa non comincerà a farsi delle domande anche sul perchè succedono certe cose, sul perchè si arriva a sentirsi soli e a chiudere la porta del cuore che, come dicevi tu, si può aprire solo dall'interno, sul perchè un Grande Uomo come te doveva solo e sempre dare e mai ricevere. Ricevere non è peccato, tantomeno non è peccato ricevere per poi poter dare ancora più appassionatamente e con maggiore energia. Perchè nessuno ti ha mai mandato in vacanza affinchè potessi prenderti del tempo per te, per riflettere e soprattutto per riposarti un pò? Perchè non ti ho mai invitato a cena per chiederti come stai? Perchè non chiediamo come sta una persona predisposta secondo noi solo a dare? Perchè intanto pensiamo che ce la fa sempre? No, intanto si consuma. Don, perdonami, magari per quel poco che avrei potuto fare per te e non ho fatto. Comunque sia andata sono con te come tu sei stato con me sempre, comunque sia andata. Due domeniche fa alla tua ultima messa con la comunione di Marco hai detto che è brutto uscire dalla chiesa pieni di tristezza per una messa noiosa mente il senso di una messa è fare uscire le persone col sorriso. Avevi raccontato dei tuoi momenti di gioventù in cui tin eri allontanato dalla fede dovuti proprio a quella tristezza che probabilmente qualcosa che non sapremo mai aveva ora fatto tornare in te. Lo hai detto tra le righe, messaggio che noi non abbiamo saputo cogliere ma sappi che sei stato capace da sempre di farmi uscire col sorriso e con la voglia di tornare da te, solo per te. Quanto è bella la nostra chiesa, raro esempio di architettura moderna dove prevale il buon gusto e la raffinatezza soprattutto all'interno dove risplende della tua bella energia. Caro Don, forse perchè portiamo lo stesso nome mi sento ancora più legato a te e, perchè no, ero pur sempre il tuo meccanico di fiducia e per me è stato un onore e un privilegio annoverarti tra i miei clienti, mi faceva sentire fiero di poterti una volta tanto servire. Oggi mi sento un discepolo disperato ai piedi della croce. La mia vita non sarà più la stessa, più ricca e più povera, più difficile sicuramente perchè mancheranno le tue parole e la tua comunque rassicurante presenza che ora diventa vuoto nel silenzio che è qui.

15 maggio 2018

Comments


Post: Blog2_Post

©2020 di Tuo padre è un uomo.. Creato con Wix.com

bottom of page