Mio figlio è tuo fratello.

Credo che quando due persone si amano per davvero, quello di avere un figlio sia uno dei desideri in assoluto più grandi. E' quello uno dei pochi casi in cui i due cuori viaggiano veramente all'unisono, a folle velocità verso l'ambìto traguardo. In molte situazioni purtroppo resterà viaggio unico anche se magari non figlio unico.

Nella famiglia rinnovata avere un figlio assieme è un traguardo ancora più ambito e difficile da raggiungere perchè spesso l'età non aiuta e i tempi sono inflazionati dagli impegni della vita e dai figli già presenti. L'annuncio dell'arrivo di un bambino che suggella la famiglia rinnovata è come un'esibizione davanti alla giuria di un talent show: dietro al bancone oltre ai futuri nonni ci sono anche i figli dei precedenti matrimoni e spesso il pollice giù vince a mani basse. Il nuovo fratellino (o sorellina) si presenta già col compito incombente, delicatissimo e impegnativo di mettere tutti d'accordo, di unire questa famiglia rinnovata in maniera definitiva. E' il fratello di tutti e tutti gli vogliono bene ma prima dovrà passare la prova di iniziazione: quella di essere annusato da tutti, riconosciuto come innocuo nell'economia dello schieramento in famiglia e magari essere così adorabile per dare libero sfogo alle doti di fratello o sorella maggiori che ovviamente di lì in avanti verranno spolverate ed esibite in ogni occasione. Tutto prende il giusto giro e la vita trova la sua direzione tra nuove gelosie e teneri accudimenti. Il vero miracolo è che a questo punto il sangue si infila nel sangue, tutti diventano fratelli e il senso si compie nella dimostrazione che con l'amore veramente tutto è possibile. Il brutto diventa bello, la paura diventa allegria e nuovi gesti, nuove parole e nuova linfa riempiono gli spazi prima vuoti tra un guaio e l'altro.

Adesso che mio figlio è tuo fratello forse qualcosa è cambiato. Forse non sono più quella persona che un giorno all'improvviso ha invaso la tua terra con armi, bagagli e tradizioni sconosciute. Ora davanti al fuoco ci stiamo tutti, magari stretti, più o meno costretti ma con quel chiarore che alla fine dei conti così lontano non è.