Tre genitori, un abbraccio.
- danilocazzulo
- 1 dic 2020
- Tempo di lettura: 2 min
La famiglia rinnovata cresce. Ogni suo componente è come una parte del corpo che prende nutrimento e si espande. Ci vuole il suo tempo ma arriva. I figli crescono prima nel fisico. I ragazzi di oggi sono il doppio rispetto a quanto eravamo noi. Quando con mia moglie abbiamo comprato casa, cento metri quadri ci sembravano giustie congrui. L'età dei nostri ragazzi oscillava tra gli zero e i quattordici anni e le misure erano normalmente contenute. Di li a poco, invece, sarebbe avvenuta l'espansione corporea e il conseguente restringimento degli spazi vitali. Oltre al corpo in questo contesto cambiano anche i rapporti: ciò che una volta era rabbia, invidia e gelosia va trasformandosi in situazione maggiormente sopportabile: le ragazze cominciano ad avere interazioni, a scherzare e ridere tra loro a dispetto dei primi anni in cui gli accapigliamenti erano pressochè continui e insopportabili; i due maschietti fanno sempre...da vivace contorno. Nella complessa relazione con gli ex coniugi il range varia dal "vivi e lascia vivere" a "non me ne va bene una" e qui si susseguono negli anni situazioni e condizioni da poterci scrivere uno sceneggiato a puntate (o un blog) ma un bel giorno all'improvviso accade quello che non avresti mai pensato potesse avvenire: in una frangia della grande famiglia finalmente si realizza quel passaggio che il più delle volte, in questi contesti, avviene nella maniera peggiore: il contatto fisico.

andando a tentoni e cercando di riconoscere i punti di riferimento per procedere; naviga senza bussola. Altre volte fa come la perfetta circonferenza che fa la luce di un faro nel mare: gira di qua e gira di là cercando di procurarsi una via affidabile nelle ombre della vita dei suoi anni in tempesta. Ecco che qui nascono i conflitti, le liti e le incomprensioni più profonde e magari arriva il momento che un genitore non sa più come fare a recuperare il bàndolo ed è magnifico quando assieme, nel solo ed esclusivo amore di quel figlio, che è ormai di tutti ed è in difficoltà, si uniscono in un abbraccio universale condito dal pianto liberatorio dove tutta la fragilità di tutti è li, nuda e sincera nella sua unicità.
L'abbraccio fra due mamme e un papà. Anche dove oramai non c'e' più amore, sotto le ceneri, il bene ha vinto.
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