top of page

Oltre l'aspetto, oltre il sangue.

  • Immagine del redattore: danilocazzulo
    danilocazzulo
  • 28 nov 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

La vita quotidiana e' diventata il tuo inferno privato. Ogni pretesto quando arrivi a casa è funzionale a creare una condizione di disagio anche nelle cose di minore importanza che sono poi quelle più facilmente interpretabili e utilizzabili per coltivare sterminati campi di quell'indigeribile zizzania, erba maligna e prensile su anima e cuore peggio della gramigna nell'orto del contadino. La pazienza, delicato e ostinato antidoto a questa invasione scarseggia nella tua dispensa dove a ogni passaggio l'eco del vuoto presente all'interno risuona sempre più preoccupata. La sopportazione è il palliativo, un flaconcino fornito in fondo alle casse della pazienza che a usarlo può andare a scatenare situazioni di forte disagio ma che sembra uno step obbligato nelle coppie consumate. Qui si decide il destino di due persone: trasformare i flaconi in flebo formato maxi facendo una tessera fedeltà con noi stessi che poi ne siamo i produttori unici ed esclusivisti vivendo un'esistenza grama e infelice oppure mandare al pettine i nodi e, dividendo gli stracci seguire le proprie strade?

Tutto questo livore, questa mancanza di amore vero, forte e profondo spesso fortunatamente sembra non comprendere il grande sentimento verso i figli che, probabilmente atavico, vince la divisione del sangue. Nei nostri bambini ci sarà per sempre, ovviamente, l'influenza caratteriale, dei lineamenti magari della voce e degli atteggiamenti del partner che più non abbiamo scelto ma questo non ci impedirà di amarli comunque e forse ancora più profondamente salvo, umanamente, infastidirci ogni qualvolta riaccendono involontariamente ricordi o immagini che non ci hanno fatto bene. Nella madre che si è portata in grembo un figlio per tanti mesi c'e' evidentemente il senso di appartenenza fisico e di creazione vera e propria ma nel padre cosa si scatena? Quale è la forza che rende l'uomo maschio così legato a quei figli? C'e' un filo invisibile che parte dal cuore e che perfora lo stomaco. Sale al cervello ed esce dall'anima. Un cordone tutto maschile che ci lega a loro anche se non ne siamo i plasmatori. Questa forza ci porta ad amarli oltre tutto, anche alla supponenza di alcune madri che spesso non ci hanno mai voluto conoscere a fondo rendendoci poco abitabile il nostro giusto spazio di padri già pesantemente occupato dai troppi impegni di ogni giorno.

1 Comment


esseciamministrazioni
Nov 28, 2020

Nulla di più vero... Diretto e semplicemente umano.

Like
Post: Blog2_Post

©2020 di Tuo padre è un uomo.. Creato con Wix.com

bottom of page